Chi siamo
L’azienda nasce nel 2008 per volontà di Tiziana Loi che apre nella sua città natale, Barisardo, un laboratorio artigianale con il nome di “Farina del mio sacco”.
Nel 2009 trasferisce la sua attività in un paese a pochi chilometri, con il nome di “Pastificio di Sardegna” di Tiziana Loi.
Oggi, questa piccola impresa semi artigianale, è situata in un piccolo paese collinare, chiamato Loceri, a due passi dal mare dell’Ogliastra, subregione più tipica e incontaminata della Sardegna.
Qui, uno staff composto di 14 persone, di cui 12 donne, lavorano quotidianamente la pasta fresca ancora come si faceva un tempo, rinnovando così la tradizione sarda delle tipiche paste fresche e non, fatte a mano.
La parte preparatoria del lavoro è svolta meccanicamente, grazie all’ausilio di macchinari moderni e all’avanguardia, ma sono i metodi di lavorazione manuale e artigianale, la grande esperienza delle mani femminili (“mani in rosa”, come Tiziana ama chiamarle) che si tramanda di generazione in generazione, che unita alla qualità delle materie prime determina la differenza qualitativa e la bontà dei prodotti.
L’azienda in pochi anni diventa, nel mercato regionale Sardo, un punto di riferimento nella produzione dei tradizionali Culurgiones, Sebadas, Malloreddus, Maccarrones, e anche di classici Ravioli, Trofie e Prodotti Vegan.
Chi siamo
L’azienda nasce nel 2008 per volontà di Tiziana Loi che apre nella sua città natale, Barisardo, un laboratorio artigianale con il nome di “Farina del mio sacco”.
Nel 2009 trasferisce la sua attività in un paese a pochi chilometri, con il nome di “Pastificio di Sardegna” di Tiziana Loi.
Oggi, questa piccola impresa semi artigianale, è situata in un piccolo paese collinare, chiamato Loceri, a due passi dal mare dell’Ogliastra, subregione più tipica e incontaminata della Sardegna.
Qui, uno staff composto di 14 persone, di cui 12 donne, lavorano quotidianamente la pasta fresca ancora come si faceva un tempo, rinnovando così la tradizione sarda delle tipiche paste fresche e non, fatte a mano.
La parte preparatoria del lavoro è svolta meccanicamente, grazie all’ausilio di macchinari moderni e all’avanguardia, ma sono i metodi di lavorazione manuale e artigianale, la grande esperienza delle mani femminili (“mani in rosa”, come Tiziana ama chiamarle) che si tramanda di generazione in generazione, che unita alla qualità delle materie prime determina la differenza qualitativa e la bontà dei prodotti.
L’azienda in pochi anni diventa, nel mercato regionale Sardo, un punto di riferimento nella produzione dei tradizionali Culurgiones, Sebadas, Malloreddus, Maccarrones, e anche di classici Ravioli, Trofie e Prodotti Vegan.
Intervista a Tiziana Loi
Nel 2007 lavoravo ancora in un’azienda nella quale si produceva pasta fresca e sebbene le condizioni fossero estremamente disagiate, ero costretta a rimanere lì perché era la mia unica fonte di reddito.
All’epoca ero vedova e avevo una figlia piccola e gli orari troppo lunghi ai quali ero sottoposta non mi consentivano di vederla regolarmente e di passare con lei del tempo che invece sentivo vitale per entrambe. Uscivo all’alba, che lei ancora dormiva, e rientravo che era già andata a riposare. Stavo perdendo il tempo nel quale lei cresceva e si formava, senza che io potessi far sentire la mia presenza. Ho condotto per sette anni questa vita nella quale mi sentivo soffocare. Mossa dalla necessità di cambiare questa mia condizione, ho così iniziato guardarmi intorno prestando attenzione a quanto veniva offerto alle iniziative di imprenditoria al femminile.
Mi son detta: “Perché no, proviamoci!”
In quel momento sono stata guidata da un atto di fede e ho messo in gioco tutto il nostro futuro. Ho dato le dimissioni dal mio precedente lavoro e ho iniziato l’attività in un laboratorio di appena 35 mq, nel mio paese natio.
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All’inizio, facendo indagini di mercato ho cercato di capire le reali prospettive e quali fossero quegli elementi che potessero caratterizzare al meglio la mia giovane impresa. Tutto m’incoraggiava a continuare, la prospettive erano buone. Dopo un primo incoraggiante avvio però così non è stato; infatti, durante il periodo estivo si lavorava soprattutto con i turisti che numerosi invadevano la costa per la stagione balneare, con confortanti segnali, poi durante l’inverno tutto si arrestava.
Una volta cessata la stagione turistica, gli unici potenziali clienti rimanevano gli abitanti del luogo, e il fatto che nei nostri paesi ancora tutte le massaie producessero tradizionalmente il pane, la pasta, i Culurgiones, era un motivo che frenava la vendita di tali prodotti.
In questa condizione i buoni risultati ottenuti nei mesi estivi erano erosi dall’inattività dei lunghi mesi invernali.
Dovevo trovare il modo di modificare la produzione e rendere più vario e appetibile l’offerta dei prodotti, e per fare questo avevo bisogno di una location adeguata, più grande e moderna.
Venni a sapere che una piccola azienda stava cessando la propria attività e lasciava disponibili i propri locali e parte dei macchinari, così decisi di subentrare in questi nuovi spazzi nei quali l’attività si svolge tuttora.
A questo punto della mia vita incontro Gianfranco, mio attuale compagno, e con lui intraprendo questa nuova avventura. Era l’anno 2008/2009
Da prima abbiamo fatto un periodo di prova nel quale comprendere il funzionamento della struttura, avendo anche la possibilità di sperimentare nuovi prodotti, ed è in quel momento che ci siamo fatti notare da qualcuno che ci ha introdotto nel circuito della grande distribuzione, attraverso il marchio Carrefour, con il quale abbiamo stipulato poi il primo vero contratto.
Oggi siamo ancora una piccola realtà, ma che negli anni è cresciuta e si sta affermando come una delle più importanti dell’isola.
Il nostro sentiero è quello della tradizione, per mantenere inalterati i sapori, la bontà e la ricchezza che vengono da un patrimonio millenario.
“Da sempre, chi sa ascoltare col cuore vive cent’anni. Unisci i tuoi passi ai nostri in questo cammino.”
Intervista a Tiziana Loi
Nel 2007 lavoravo ancora in un’azienda nella quale si produceva pasta fresca e sebbene le condizioni fossero estremamente disagiate, ero costretta a rimanere lì perché era la mia unica fonte di reddito.
All’epoca ero vedova e avevo una figlia piccola e gli orari troppo lunghi ai quali ero sottoposta non mi consentivano di vederla regolarmente e di passare con lei del tempo che invece sentivo vitale per entrambe. Uscivo all’alba, che lei ancora dormiva, e rientravo che era già andata a riposare. Stavo perdendo il tempo nel quale lei cresceva e si formava, senza che io potessi far sentire la mia presenza. Ho condotto per sette anni questa vita nella quale mi sentivo soffocare. Mossa dalla necessità di cambiare questa mia condizione, ho così iniziato guardarmi intorno prestando attenzione a quanto veniva offerto alle iniziative di imprenditoria al femminile.
Mi son detta: “Perché no, proviamoci!”
In quel momento sono stata guidata da un atto di fede e ho messo in gioco tutto il nostro futuro. Ho dato le dimissioni dal mio precedente lavoro e ho iniziato l’attività in un laboratorio di appena 35 mq, nel mio paese natio.
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All’inizio, facendo indagini di mercato ho cercato di capire le reali prospettive e quali fossero quegli elementi che potessero caratterizzare al meglio la mia giovane impresa. Tutto m’incoraggiava a continuare, la prospettive erano buone. Dopo un primo incoraggiante avvio però così non è stato; infatti, durante il periodo estivo si lavorava soprattutto con i turisti che numerosi invadevano la costa per la stagione balneare, con confortanti segnali, poi durante l’inverno tutto si arrestava.
Una volta cessata la stagione turistica, gli unici potenziali clienti rimanevano gli abitanti del luogo, e il fatto che nei nostri paesi ancora tutte le massaie producessero tradizionalmente il pane, la pasta, i Culurgiones, era un motivo che frenava la vendita di tali prodotti.
In questa condizione i buoni risultati ottenuti nei mesi estivi erano erosi dall’inattività dei lunghi mesi invernali.
Dovevo trovare il modo di modificare la produzione e rendere più vario e appetibile l’offerta dei prodotti, e per fare questo avevo bisogno di una location adeguata, più grande e moderna.
Venni a sapere che una piccola azienda stava cessando la propria attività e lasciava disponibili i propri locali e parte dei macchinari, così decisi di subentrare in questi nuovi spazzi nei quali l’attività si svolge tuttora.
A questo punto della mia vita incontro Gianfranco, mio attuale compagno, e con lui intraprendo questa nuova avventura. Era l’anno 2008/2009
Da prima abbiamo fatto un periodo di prova nel quale comprendere il funzionamento della struttura, avendo anche la possibilità di sperimentare nuovi prodotti, ed è in quel momento che ci siamo fatti notare da qualcuno che ci ha introdotto nel circuito della grande distribuzione, attraverso il marchio Carrefour, con il quale abbiamo stipulato poi il primo vero contratto.
Oggi siamo ancora una piccola realtà, ma che negli anni è cresciuta e si sta affermando come una delle più importanti dell’isola.
Il nostro sentiero è quello della tradizione, per mantenere inalterati i sapori, la bontà e la ricchezza che vengono da un patrimonio millenario.
“Da sempre, chi sa ascoltare col cuore vive cent’anni. Unisci i tuoi passi ai nostri in questo cammino.”
Pastificio Sapori di Sardegna di Tiziana Loi
Area PIP, Via Omero Lucchi, 08045 - Loceri OG
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Sito realizzato da Bordoni Produzioni
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